Cineforum nel Bleggio
Anche l’oratorio di S. Croce del Bleggio propone la rassegna cinematografica “Mi prendo cura” sulla cura dell’uomo nel tempo del disagio: un disagio esistenziale e psichico, ordinario e straordinario.
Il cinema contemporaneo lo riflette nel proprio specchio per frammenti, andando a scavare nei bisogni urgenti dell’umanità ma anche nei desideri di trasformazione e nei semi di rigenerazione nascosti nel cuore ferito della gente.
C’è lo straordinario della malattia psichica e in particolare la crescita dell’autismo in forma grave a cui lo Stato non è in grado di dare risposta, ma c’è anche l’inattesa risorsa di associazioni di diversa appartenenza religiosa che si fanno carico congiuntamente del problema nella laica Francia dei giorni nostri. A raccontarlo, nel film “The Specials – Fuori dal comune” (2019) sono i registi Eric Toledano e Olivier Nakache che il grande pubblico ha conosciuto e amato nel film Quasi Amici (2012). Come in quel film, alla base del racconto di finzione c’è un documentario realizzato questa volta dagli stessi registi, seguendo la vita di due associazioni parigine gemellate tra loro, una ebraica l’altra islamica, e delle due figure carismatiche che le guidano.
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C’è l’ordinario delle famiglie che non riescono a stare insieme neppure di fronte alla nascita dei figli e al loro bisogno di sicurezza affettiva, oppure all’arrivo di una malattia; ma c’è anche la nascita di una sensibilità nuova nella figura paterna che esce dalla rigidità di ruolo affidatagli dalla tradizione, e inizia a coltivare anche il proprio lato femminile. Lo racconta in modo struggente, “Nowhere Special – Una storia d’amore” di Uberto Pasolini che ha conquistato la mostra del Cinema di Venezia nel 2020 (in precedenza il pubblico aveva potuto apprezzare l’autore nel delicato racconto di Still Life).
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C’è infine lo straordinario della violenza domestica sulla donna che dalla cronaca mediatica sembra dilagare in modo inarrestabile nella realtà quotidiana, non solo in Italia; ma ci sono anche le risorse della forza e della consapevolezza che la donna custodisce in sé, e quelle delle persone comuni che sanno stringere nuovi legami di prossimità e di cura. Il film è “La vita che verrà – Herself” di Phyllida Lloyd (2020) che dopo il successo mondiale di Mamma mia prosegue su tutt’altro registro la sua esplorazione del femminile.
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L’ingresso è gratuito fino ad esaurimento posti, ma è richiesto il greenpass rafforzato. La visione è consigliata a partire dai 14 anni. Segue dibattito.