Religion Today Film Festival: edizione dedicata all’ambiente, 85 pellicole a concorso
“Earth I Care, custodi della Terra” è il titolo della XXIII edizione del Religion Today Film Festival 2020, con 85 pellicole in concorso, provenienti da 44 Paesi diversi e selezionate tra più di 1600 iscrizioni.
Dal 23 al 30 settembre 2020 Religion Today Film Festival tornerà al Teatro San Marco e nei cinema di Trento per raccontare storie, volti, immagini alla cittadinanza trentina, divenendo portavoce del dialogo tra religioni e culture.
Record di partecipanti a concorso: ben 85 pellicole, distribuite in varie categorie. “Abbiamo scelto di aumentare il numero dei film in gara come impegno in questo momento difficile per gli addetti ai lavori -spiega il direttore artistico della manifestazione, Andrea Morghen-, un modo per supportare gli sforzi di tanti artisti nel mondo che a causa della pandemia di questi mesi si sta trovando in grande difficoltà”.
Religion Today, nella sua esperienza ventennale, ha sempre cercato di stare al passo con i tempi e di raccontare la realtà che ci circonda, partendo dal punto di vista delle diverse fedi e religioni, dando voce e opportunità di confronto a popoli vicini e lontani. “Il forte richiamo che abbiamo sentito quest’anno -racconta Morghen- è quello di parlare dell’ambiente, della nostra Terra, che giorno dopo giorno vediamo sempre più in pericolo, come dimostrato anche dall’emergenza sanitaria dovuta al Coronavirus”.
“Earth I Care, custodi della Terra” perché seguendo l’esempio di Greta Thumberg e dei giovani in piazza a protestare e leggendo le parole di papa Francesco nella sua enciclica Laudato Sii sull’ecologia integrale -incalza Morghen- è nata spontaneamente dallo staff l’idea di parlare delle nostre responsabilità in quanto custodi della Terra”.
Il 12 settembre sarà Il Vegetale, film del 2018 di Gennaro Nunziante e con protagonista Fabio Rovazzi, ad aprire il Festival al Muse, museo delle Scienze di Trento.
Religion Today sarà presieduto anche quest’anno da una giuria internazionale che rappresenterà fedi e culture diverse, in dialogo tra loro:
Galina Evtushenko, pluripremiata regista e documentarista russa;
Awad Sherif, personalità eminente della scena artistica e cinematografica egiziana;
Feride Funda G-Gencaslan, presidente del Sufi Centre Rabbaniyya, European Centre for Interspiritual and Interfaith Encountersre in Germania;
Oscar Iarussi, giornalista professionista, saggista, critico cinematografico e letterario, membro del comitato esperti della Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia.
Assieme alla giuria internazionale saranno invitati anche i direttori dei festival partecipanti al network Films for our future, di cui è membro Religion Today sin dal 2018, per presentare alla stampa i progetti per il 2021.
“Inviteremo queste importanti personalità nazionali e internazionali a Trento, nel rispetto delle normative anti COVID-19 vigenti nel nostro e nei loro Paesi di provenienza -spiega Andrea Morghen, che continua- è stato già confermato che il Festival si potrà fare dal vivo, seguendo le leggi in materia di sicurezza e prenotandosi in anticipo per i posti a teatro, sempre pronti a cambiare modalità in caso di variazioni nella situazione sanitaria del Paese”.
Sono già state pensate le modalità di coinvolgimento per rendere fruibili anche alle scuole i contenuti del Festival, che ha sempre dedicato particolari attenzioni al mondo giovanile: saranno organizzati live streaming con le proiezioni dei film e discussioni live con gli ospiti di Religion Today.
“Lo staff sta continuando a lavorare, nonostante le difficoltà del periodo, per proporre al pubblico un Festival di grande qualità, perché crediamo che il cinema debba tornare nelle sale, come luogo di dialogo e incontro” chiude il direttore artistico Morghen.
Qui il programma, maggiori informazioni sul sito del Festival.
Tanti anche gli eventi collaterali, tra cui presentazioni di libri, preghiera ecumenica, mostre fotografiche e conferenze.
Il festival vedrà una forte copertura mediatica attraverso i canali social per permetterne la fruibilità anche a distanza.