Formazioni animatori

L’esperienza non è ciò che accade a un uomo: è ciò che un uomo fa con quel che gli accade. (Aldous Huxley)

Proposte rivolte agli animatori, per rileggere l’esperienza di gioco e sport!

A fianco del percorso ludico-sportivo ci sembra importante e significativo offrire agli animatori (grandi e piccoli) occasioni per riflettere, confrontarsi e crescere. Crediamo che sia giusto quindi creare anche occasioni che permettano di dare un significato maggiore all’esperienza vissuta, che aiutino chi è responsabile dei bambini a scoprire modalità, tecniche, stili che consentano di STARE BENE e far stare bene i bambini durante le attività negli oratori.  L’esperienza aiuta ad entrare appieno e di sperimentarsi, la “formazione esperienziale” aiuta a riempire questa di senso.

 

1. LA COMUNICAZIONE SPORTIVA CON PICCOLI ATLETI

Lo sport, se vissuto in un contesto sano, sereno e divertente, è veicolo di valori, emozioni, apprendimenti e socializzazione per il bambino. La creazione di un ambiente educativo è fortemente influenzata dallo stile di comunicazione dell’animatore/educatore. L’obiettivo è individuare gli strumenti relazionali che permettano di incrementare la motivazione del gruppo, promuovendo l’espressione di sé, l’autonomia di scelta e il piacere della socialità.
Formatrice: Segato Martina (Laureata in psicologia clinica e neuropsicologia, Psicologa Regionale per la FIGC del Trentino in ambito di Settore Giovanile e Scolastico)

 

2. LE EMOZIONI NELLO SPORT

Lo sport e il gioco attivano emozioni di diverso contenuto e di varia intensità. Si possono sperimentare la gioia nel raggiungimento di un obiettivo, la frustrazione della sconfitta, il senso di appartenenza ad una squadra, l’ansia prima della prestazione, la paura di sbagliare. Per l’animatore riconoscere queste emozioni nei bambini e saperli guidare nella loro gestione è un’abilità importante, affinché lo sport diventi strumento di crescita e di divertimento.
Formatrice: Segato Martina (Laureata in psicologia clinica e neuropsicologia, Psicologa Regionale per la FIGC del Trentino in ambito di Settore Giovanile e Scolastico)

 

3. GESTIRE L’ERRORE IN MODO EFFICACE

Nello sport e nel gioco spesso l’educatore/animatore si trova nella situazione di gestire il momento dell’errore, che in base a come viene vissuto dal bambino, può essere fonte di frustrazione e di ritiro oppure un utile strumento di apprendimento. La comunicazione in quello specifico momento diviene quindi fondamentale per mantenere alta la motivazione e per percepire una sana autostima. La formazione ha l’obiettivo di conoscere gli strumenti comunicativi per una gestione efficace dell’errore.
Formatrice: Segato Martina (Laureata in psicologia clinica e neuropsicologia, Psicologa Regionale per la FIGC del Trentino in ambito di Settore Giovanile e Scolastico)

 

4. “ESSERE” NELLA RELAZIONE EDUCATIVA

Un incontro che accompagna gli animatori a prendere più consapevolezza del loro “essere” nella relazione con l’altro. È prevista la partecipazione attiva degli animatori che avranno la possibilità di sperimentare, attraverso il corpo, attività replicabili all’interno del loro contesto educativo grazie a momenti di rielaborazione dell’esperienza, supportata da spunti teorici per promuovere una maggiore consapevolezza del proprio agire. 

  • Entrare in relazione attraverso il proprio corpo con Sé e con l’Altro, cogliendo similitudini e differenze
  • L’Attenzione e e l’accettazione positiva verso Sé e verso l’Altro
  • Sperimentare la possibilità di affidarsi all’Altro
  •  Promuovere un ‘senso di caring’

Formatrici:
Sara Bortolotti, psicologa dell’età evolutiva e psicomotricista relazionale
Francesca Lenzi, psicologa dell’età evolutiva specializzata in neuropsicomotrici

 

5. BAMBINI FRAGILI O EMOTIVI: COME RELAZIONARSI?

In alcune situazioni l’animatore si può trovare a gestire la complessità del mondo emotivo di un bambino: bambini che si arrabbiano e diventano aggressivi, bambini abbattuti che piangono ininterrottamente, bambini che si chiudono in se stessi, bambini esuberanti ecc… L’obiettivo di questa formazione è discutere e lavorare insieme su casi reali, immaginari o possibili per avere maggiori strumenti ed essere più preparati a relazionarsi a bambini con fragilità emotive.
Formatrice: Segato Martina (Laureata in psicologia clinica e neuropsicologia, Psicologa Regionale per la FIGC del Trentino in ambito di Settore Giovanile e Scolastico)

 

6. L’UNIVERSO DEL BAMBINO 

I bambini non sono piccoli adulti. Conoscere le loro caratteristiche e sapere come si evolve nelle varie fasi di crescita il loro mondo emotivo, cognitivo, sociale e di relazione ci permette di entrare in connessione con loro in modo empatico e a misura di bambino.
Formatrice: Segato Martina (Laureata in psicologia clinica e neuropsicologia, Psicologa Regionale per la FIGC del Trentino in ambito di Settore Giovanile e Scolastico)

 

7. GIOCO COME STRUMENTO EDUCATIVO – il gioco cooperativo

“I giochi cooperativi hanno una caratteristica principale, non ci sono né vincitori né vinti, ma ci si diverte tutti insieme per sconfiggere le proprie ansie, l’insicurezza, la timidezza anziché un presunto avversario. I giochi cooperativi sono uno strumento valido ed adatto ad infondere un clima socio-affettivo basato sul rispetto reciproco in gruppi di tutte le età”

Un incontro per scoprire e conoscere alcune possibilità di gioco cooperativo e capire meglio le molte possibilità che questo tipo di gioco offrono anche all’interno dei nostri oratori.
Formatore: Bombardelli Roberto (Docente presso presso l’Istituto di Istruzione “Don Milani” di Rovereto e presso il corso di Laurea in Educatore Professionale)

8. INIZIAMO CON IL NON ESCLUDERE

Far riflettere i ragazzi e le ragazze sulla difficoltà di inclusione mostrando però quanto sia difficile ancora prima il “non escludere”. In un contesto come l’oratorio ci si può riscontrare con diverse persone, ognuno con le proprie difficoltà e limitazioni. Mostrare che ci sono molte modalità per avvicinare i ragazzi allo sport, tenendo conto anche di situazioni fragili e limitate.

È un’attività formativa esperienziale, svolta attraverso role play. La logica formativa sarà di imparare dall’esperienza diretta, aiutati attraverso strumenti di rielaborazione e chiavi di lettura inedite. L’obiettivo formativo è quindi di implementare le attenzioni e le capacità dei gruppi di lavoro in quanto tali più che le doti individuali dei partecipanti.

Formatore: Lorenzo Santoni (Forum trentino per la pace e i diritti umani)