Non sempre è stato semplice, ma ho imparato ad uscire dalla mia comfort zone
Alessia ci racconta la sua esperienza.
Ho svolto servizio civile presso l’oratorio di Dro e l’ho scelto essenzialmente per due motivi: il primo era la vicinanza a casa e il secondo perchè sarei andata a operare in un ambiente che sarebbe stato in linea con il mio percorso di studi. Infatti quando mi sono candidata avevo fatto da poco la maturità presso l’istituto superiore “Don Milani” a Rovereto nell’ambito sociale.
Durante l’estate del 2022 avevo un bivio: iscrivermi all’università oppure fare l’esperienza dello SCUP. Altri giovani che conosco l’avevano svolto proprio presso il mio oratorio e sono stati anche loro a incoraggiarmi a candidarmi. In quell’occasione ho saputo che insieme a me si era candidata anche una mia amica.
A fine luglio ho fatto il colloquio presso la sede di Noi Trento che è l’associazione di oratori e circoli e quasi un mese dopo ho ricevuto una mail nella quale mi era stato detto che ero stata selezionata, ma non ero l’unica: infatti con me ci sarebbe stata la mia amica Claudia, con la quale non solo ho condiviso un anno pieno di esperienze e imprevisti ma con la quale mi sono ritrovata e che ho riscoperto.
Prima di iniziare l’esperienza le mie aspettative erano quelle di formarmi ancora meglio nell’ambito dell’animazione e saperle mettere in pratica.
Ad inizio settembre abbiamo fatto subito la prima formazione generale, durata due giorni, e poi è iniziata veramente l’esperienza SCUP. Al nostro arrivo abbiamo subito avuto modo di parlare con il nostro OLP, che era don Stefano, che ci ha spiegato cosa avremmo fatto da lì ai prossimi mesi e ci ha fatto un breve tour della struttura.
Non ci restava che iniziare il nostro servizio! Siamo state presentate ufficialmente a tutto il gruppo di animatori che si occupa di organizzare le attività per il Gruppo Giovani e sono gli stessi che poi si occupano anche delle attività estive. Sono stati tutti molto accoglienti anche perché sono gli stessi che fino qualche anno prima erano i nostri animatori, quindi ci conoscevano già.
I nostri compiti variavano, ma ci occupavamo principalmente di organizzare e realizzare attività per il nostro Gruppo Giovani e varie attività di segreteria. Ci siamo anche cimentate nell’attività del cinema prestandoci come servizio alla biglietteria ma anche registe, soprattutto quando arrivavano le scuole, in particolare durante il Religion Film Festival e durante la Giornata della Memoria.
A me è piaciuto molto la parte operativa e organizzativa delle attività perché è il momento dove ti puoi confrontare di più con l’altro e dove possono nascere delle idee con tanto potenziale. Al contempo non ho avuto nulla che non mi piacesse.
Claudia (anche lei in scup) è stata una scoperta bellissima perché, nonostante ci conoscessimo fin da piccoline non avevamo mai avuto modo di condividere così tanto tempo insieme. Non è sempre stato facile, capita a tutti di avere dei momenti no, ma per noi è stata importante e fondamentale la complicità che ci ha aiutato molto e ci ha stimolato fino alla fine condividendo esperienze anche fuori dall’oratorio.
La formazione generale è sempre stata molto interessante perché i moduli proposti andavano a coprire veramente tante aree e questo ti permette di scegliere quella che più pensi sia affine a te. Io personalmente ho avuto modo di approfondire argomenti che non erano inerenti direttamente al percorso di servizio civile ma che mi hanno aiutato nella mia formazione personale.
La formazione specifica, invece, mi ha regalato veramente tantissime nozioni che ho portato nel mio percorso e oltre. Sono stati dei momenti nei quali confrontarsi con qualcuno che ha le tue stesse responsabilità e un modo per migliorare parlando delle attività che si fanno nel proprio oratorio. In questo modo ho avuto l’occasione di conoscere persone stupende con le quali ho condiviso dei momenti molto belli, compresa la Giornata Mondiale della Gioventù a Lisbona con altri 250 giovani da tutto il Trentino.
Sono assolutamente soddisfatta del mio percorso, che non è sempre stato semplice ma che mi ha insegnato ad andare fuori dalla comfort zone e ad affrontare le difficoltà che mi si presentano davanti.
Consiglio vivamente il Servizio Civile perché è un ottimo modo per inserirsi nel mondo del lavoro continuando a formarsi e creare una rete di contatti utile.
L’intervista la puoi trovare anche sul sito del servizio civile a questo link.